Il 2022 è stato un anno altalenante per l’Italia. La graduale ripresa dagli effetti della pandemia ha dovuto fare i conti con una guerra alle porte dell’Europa a cui, a metà anno, si è aggiunta la crisi politica che ha portato alle nuove elezioni. Il risultato?
L’indice generale di fiducia in Italia cresce di 10 punti in 10 anni. Il Business è l’istituzione che gode della maggior fiducia e fa segnare una crescita di 12 punti rispetto al 2013; i Media guadagnano 2 punti e il Governo fa registrare la crescita più alta: +25 punti rispetto al decennio scorso.
Sebbene quella degli scienziati (77%) resta la categoria che guida la classifica della fiducia tra i leader, in Italia le persone “più vicine” sono anche quelle più fidate:
dei miei colleghi di lavoro.
dei miei vicini.
del mio CEO.
Dal mondo del business e dai CEO ci si aspetta un maggiore impegno soprattutto per quanto riguarda i temi sociali più sentiti come la condizione di lavoro dei dipendenti, gli effetti del cambiamento climatico e le discriminazioni.
Per sei italiani su dieci, le aziende devono utilizzare il potere iconico dei brand per creare una identità condivisa sottolineando gli aspetti che uniscono e che rinforzano il tessuto sociale.
Legittimato dalla fiducia della popolazione, il mondo del business deve informare il dibattito e proporre soluzioni legate a tematiche come il clima, la DEI e la formazione continua dei propri dipendenti.
Insieme, le imprese e i governi possono costruire il consenso e collaborare per contribuire ad una società più giusta, solida e sicura.
Le aziende devono lavorare per rilanciare l’ottimismo sul mercato, partendo da tre tematiche fondamentali: stipendi più equi, formazione dei dipendenti, la comunità di appartenenza.
Il mondo del business deve continuare ad essere una fonte di informazione credibile, promuovere il dibattito civile e correggere le informazioni errate.
I dati della ventitreesima edizione relativi al nostro Paese sono stati presentati da Fiorella Passoni (CEO di Edelman Italia) che li ha commentati insieme a Federico Petroni (Analista di Limes e coordinatore didattico della Scuola di Limes), moderati da Davide Sicolo (SVP Corporate & Crisis, Edelman Italia).